STEP #17 - I brevetti
1. Radiogoniometro Bellini-Tosi (1907): il primo brevetto fu posato dalla coppia italiana ingegnere-capitano di marina Bellini-Tosi. In un sistema di telegrafia senza fili diretta, le antenne trasmittenti e riceventi consistono in uno o più circuiti chiusi di oscillazione disposti su piani verticali. Durante la trasmissione, la bobina s viene ruotata nella direzione della stazione di ricezione, il campo risultante dei due circuiti oscillanti chiusi essendo nella stessa direzione. In un sistema di trasmissione o ricezione modificato, i due circuiti oscillanti chiusi a <2>, c <2> e b <2>, d <2>, Fig.5, sono collegati a quattro punti equidistanti su una spirale avvolta su un toro , due punti regolabili, diametralmente opposti tra loro, collegati ad un circuito di vibrazione, o ad un opportuno circuito rivelatore.
Radiogoniometro Bellini-Tosi |
2. Radiogoniometro Marconi Wireless Telegraph Co (1930): anni successivi la posa del brevetto Bellini-Tosi venne pubblicato il seguente brevetto, importante perchè Marconi in quegli anni deteneva il monopolio sui brevetti relativi alle telecomunicazioni grazie ad un accordo preso con lo Stato. Tale versione del radiogoniometro apporta alcuni miglioramenti per quanto riguarda la bontà di comunicazione trasferendo la frequenza aerea su una gamma differente a quella usata durante la comunicazione elettromagnetica mediante onde radio.
Radiogoniometro Marconi |
3. Radiogoniometro di VEC TRAK RESEARCH & DEV CORP (1969): moderno tipo di radiogoniometro, sempre basato sul funzionamento Bellini-Tosi. Lo riporto per evidenziare il polimorfismo fisico dello strumento: inizialmente molto ingombrante, ora racchiudibile in una scatola a forma di pistola.
Moderno Radiogoniometro |
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